L’arte del “tenere a mente” nei primi mille giorni
Le nostre competenze professionali sono fortemente valorizzate all’interno di una relazione rispettosa, paritaria e accogliente con i nostri assistiti. Tuttavia, il desiderio di fare bene il nostro lavoro e creare relazioni “sufficientemente buone” non basta: ciascun professionista deve fare i conti con pregiudizi e stereotipi della cultura e del tempo storico in cui siamo immersi.
Come pensare responsivamente alle famiglie e accompagnarle nei primi mille giorni mantenendoci alla giusta distanza?
Argomenti
- L’identikit del professionista perinatale responsivo
- L’identikit del genitore responsivo
- Che cos’è un bambino?
- La responsività nei primi mille giorni: una parola come un’altra?
- Gli stereotipi e gli anti stereotipi nella perinatalità
- La relazione responsiva con le famiglie: la giusta distanza
- L’arte di “tenere a mente” le famiglie: una pratica salutogenica
- Le scelte realmente condivise: un indicatore di alta responsività
- La promozione delle cure responsive attraverso l’albo illustrato
- La responsività: uno strumento per la promozione della health literacy
Claudia Ravaldi
Claudia Ravaldi è psichiatra, psicoterapeuta e dottore di ricerca in neuroscienze; si occupa di salute perinatale attraverso l’Associazione CiaoLapo ETS e la Fondazione CiaoLapo ETS. È coordinatrice del Corso di Perfezionamento Universitario “I primi mille giorni. Promuovere e tutelare la salute in gravidanza e dopo la nascita” e autrice del libro “Il viaggio eroico dell’essere genitori”, che promuove la centralità delle cure responsive, di bambini e genitori, nei primi mille giorni e oltre.