Osservazione, interpretazione, risposta
Le cure pediatriche negli ultimi decenni hanno visto scomparire la gestione delle malattie infettive, mentre è aumentata la prevalenza delle malattie croniche, dei disturbi del neurosviluppo e delle difficoltà di comportamento dei bambini. Dalla seconda metà del secolo scorso la ricerca scientifica e psicoanalitica ha riconosciuto l’importanza della relazione nello sviluppo del bambino.
Il riconoscimento della qualità della relazione genitore-bambino, la competenza di offrire corrette guide anticipatorie, il sostenere l'autoefficacia del genitore sono strumenti utili da tenere sempre nella borsa degli attrezzi di ogni professionista sanitario e educativo.
Argomenti
- Responsività materna e responsività paterna
- Quando un genitore non riesce ad essere responsivo
- Le colpe dei bambini, ovvero in quali condizioni il bambino non rende “facile” la responsività
- La storia del genitore, gli eventi sfavorevoli nell’infanzia
- Attività quotidiane per sostenere la responsività del caregiver
- Comunicazione positiva e comunicazione negativa: dalle osservazioni di Hart e Risley al Turn taking
- Cosa insegna a essere responsivi: gli interventi che funzionano
- Il vocabolario della responsività: le caratteristiche dell’interpretazione e della risposta del caregiver
- Le fonti dell’autoefficacia: l’apprendimento sociale e la conoscenza del livello di benessere del genitore
- Intersoggettività e responsività, la nascita della relazione
Costantino Panza
Pediatra di famiglia, membro della Commissione Nascita regione Emilia-Romagna; membro dell’Osservatorio Regionale Allattamento Emilia-Romagna, membro del Comitato Etico per gli studi clinici AVEN, tutor Journal Club Pediatrico Reggio Emilia, componente del Coordinamento nazionale Nati per la Musica.